Pronti a registrare

Già ma con quale sequenza? Registro, applico la RIAA, ne aumento il livello sonoro, tolgo i click ed i toc, elimino un poco di rumble… e con i dischi incisi male? Applico una seconda equalizzazione?

In verità tutto questo operare non serve, in quanto utilizzando il monitor preventivo posso fare molto con pochi passaggi; ma prima una piccola premessa.

La qualità tecnica delle incisioni su vinile ha una precisa data di confine fissata al 1985, periodo dopo il quale si sono verificati grandissimi cambiamenti. Da quella data infatti tutto quello che era assolutamente analogico prima, ha visto una sempre crescente commistione con il digitale, direi a tutto vantaggio del prodotto finale.

Stampe e remaster realizzati dopo l’85 godono spesso di un trattamento digitale per abbassare il rumore ed estendere la risposta in frequenza sulle alte ed ottenere una serie di ulteriori vantaggi spesso non udibili; ma con la mia discoteca originale del tempo che fu, come mi conviene comportarmi? Di solito le incisioni analogiche antecedenti l’85 sono povere di dettaglio e molto attenuate nella risposta alle alte e medie frequenze; per correggere questo andamento dovremmo applicare una ulteriore equalizzazione alla RIAA, con un inevitabile aumento del rumore.

Ma perché effettuare una doppia equalizzazione, RIAA prima ed equalizzazione dopo? Le alte frequenze che ci interessano ci sono già e sono proprio incise nel vinile! Ma allora basta modificare le curva di equalizzazione della RIAA per restaurare e dare nuova luce ad un vinile che porta sulle spalle le ridotte capacità tecniche della tecnologia di allora!

Quindi ricapitolando:

  • fare una registrazione del vinile così com’è dal vinile al PC,
  • applicare la RIAA(1) standard.
  • Ascoltare attentamente con una buona cuffia o con l’impianto di casa, annotando quello che manca in termini di presenza e livello di medie ed alte frequenze, o un innaturale eccesso di basse frequenze.
  • Correggere la RIAA (2) modificando con il mouse la curva su basse, medie ed alte frequenze.
  • Cancellare la RIAA impostata (1) sulla traccia appena incisa, ed applicare la seconda(2) ed ascoltare di nuovo, senza ripetere l’incisione.
  • Procedete così fino a quando il suono non vi soddisfi pienamente, potendo archiviare tutte le curve personalizzate in modo da richiamarle quando affronteremo la registrazione di un secondo vinile.
  • A questo punto amplificare secondo le indicazioni di Audiacity ed aggiungere i Tag che ci interessano; indicare la frequenza di campionamento scelta per il progetto ed esportare in FLAC.

Chi invece non vuole intervenire sulla storicità artistica del vinile può evitare di modificare la RIAA, applicando successivamente una sessione di amplificazione.

Buon Ripping e Buon Ascolto