Il software di registrazione

Audacity – https://www.audacityteam.org/

Come software di registrazione al momento si può usare con efficacia AUDACITY disponibile per Windows, Linux e Mac. Direttamente derivato dai software professionali mantiene tutto il necessario e quel qualcosa in più che sia veramente utile all’utente finale. Quando lo scaricate dalla rete scaricate anche i plug-in che possono tornare utili in seguito.

Per uso personale avevo realizzato una macchina PC con doppio boot basata su processore Intel i5 da 3,2 ghz, 6 GB di RAM con una partizione dedicata a OS10 di Apple ed una dedicata a Windows 7 pro, con scheda audio M-Audio pro fire da 6 in e 8 out tutti a 24 bit/192 kHz. Quindi lo stesso hardware per i due sistemi software che con tutti gli incroci possibili registrato da Windows ed ascoltato da OS o viceversa il sistema di casa di Cupertino è sempre risultato il migliore sotto tutti i punti di vista (e d’ascolto!).

Audacity è disponibile con licenza Open Source, quindi completamente gratuito, non utilizza i file ASIO, per cui con il sistema operativo Windows si appoggia al kernel del sistema operativo utilizzando i file di interfaccia MME e similari, cosa che sconsiglia di utilizzarlo con sistemi operativi inferiori a Windows 7 per non avere ulteriori tagli dal kernel di XP (per esempio).

Ricordate che la prima cosa da settare è la frequenza di campionamento dell’intero progetto che possiamo selezionare fino a 384kHz, sempre che la scheda audio lo consenta. La lunghezza delle parole invece si può scegliere in un secondo tempo visto che Audacity registra in RAV a 32 bit flottanti. E questo che vuol dire?

Semplificando la questione, i 32 bit flottanti non sono altro che un sovra campionamento del segnale digitale che arriva ad Audacity, infatti pur se nominalmente dalle schede i segnali viaggiano a 16 o 24bit  nelle fasi di conversione (A/D e D/A) molti di questi bit restano sepolti dal rumore di fondo diminuendo di fatto non solo la dinamica massima accettabile ma anche la risoluzione. Con i 32 bit flottanti non si migliora la qualità del segnale, che resta quella di arrivo, ma si semplificano le operazioni di taglio e applicazione dei plug-in senza applicare rumori di origine digitale. In questo modo le operazioni digitali compiute restano perfettamente trasparenti alla qualità audio.

Tornando alla risoluzione effettiva delle schede audio o dei DAC in genere, noi sappiamo il valore nominale ma non si conosce affatto quello reale, dato molto più significativo. Non a caso Audio Review  da anni calcola la risoluzione effettiva delle unità di conversione, un dato che tiene conto del massimo livello di uscita con il reale rumore di fondo.

Se vi andate a rileggere le prove di DAC e CD vi renderete conto che  solo da qualche anno si è riusciti ad estrapolare tutti i 16 bit dai migliori lettori CD e che ad oggi la risoluzione effettiva più alta  si attesta a 18 bit circa con segnali PCM e DSD su alcuni convertitori di razza… e costo.

Questa riflessione sulla realtà delle cose ci libera il campo da sottigliezze puramente matematiche lasciandoci divertire nel ripping del vinile.

Ma quale formato scegliere? Dipende da tanti fattori, se il livello delle componenti della catena di ripresa non è alto, forse è bene non utilizzare una alta frequenza di campionamento per non consumare spazio senza contenuti.

Ponendo una risoluzione effettiva minima di 14 bit (valore aderente alla realtà) basta moltiplicarla per la frequenza di campionamento per ottenere il numero di bit che compongono un secondo di segnale musicale.

  • 14 bit per 44,100 kHz fanno 617.400 bit al secondo da dividere per i due canali ovvero 308.700 bit a canale.
  • Gli stessi 14 bit acquisiti a 96kHz fa 1.344.000 bit al secondo da dividere sempre per due
  • A 192kHz i bit al secondo sono 2.688.000 bit, diviso due.

In genere più bit ho da elaborare e maggiori sono le informazioni che riesco ad estrapolare. Considerando che i file si possono comprimere nel formato FLAC anche del 50%, appare chiaro che sia da preferire sempre il numero maggiore possibile di bit anche per essere ascoltati con soddisfazione sul telefonino, ma di questo ne parleremo un’altra volta.