La settimana scorsa è arrivata la sentenza che ha decretato il fallimento della società che li controllava, fino a dicembre sembrava che gli otto p.v. Trony romani potessero trovare una soluzione di continuità, tre ancora sotto la guida della società di Alessandro Febbraretti, e cinque invece nel perimetro di Nova spa, socio romano del gruppo Euronics.

È ARRIVATO L’ULTIMO CAPITOLO PER GLI 8 PV TRONY ROMANI

Febbraretti stesso aveva precisato a eduesse che “il ramo d’azienda oggetto di cessione alla Kat srl contava precisamente gli store di Tiburtina, Ponte Milvio, Appia, Cinecittà 2 ed Eur, mentre gli altri tre punti vendita (Romanina, Bufalotta e Vigna Stelluti) sarebbero rimasti in possesso di Edom Spa, società che continuerà a operare e far parte della compagine GRE.

Le cose non sono andate invece secondo quanto prospettato e il capitolo Edom invece, iniziato nel 2013 con la segnalazione dell’Agenzia delle Entrate di anomalie nel bilancio e l’arresto a seguire dell’imprenditore per evasione fiscale, falsa fatturazione e riciclaggio, poi la costituzione della Plutec srl e della fase faticosa del concordato e del rilancio della società e della sua rete, si è chiuso la scorsa settimana quando Marta Ienzi giudice delegato e Giuseppe Sancetta curatore fallimentare hanno dichiarato il fallimento della società rilevando che “non ci sono più margini di sopravvivenza”, come riportato dal sito L’Unico.

Secondo quanto trapela da alcuni siti della Capitale la situazione sarebbe precipitata a fronte della decisione sia di Equitalia sia dell’Agenzia delle Entrate di ritirarsi dal concordato. Ora si apre la fase della liquidazione: “I creditori potranno presentarsi per l’ammissione al passivo entro il 23 maggio, mentre l’esame è fissato il 22 di giugno” si legge nella nota del Tribunale riportata sempre dal sito romano. A parte l’aspetto della messa in liquidazione, la decisione del Tribunale decreta automaticamente la cessazione delle attività degli otto store Trony e della sua sede, ma soprattutto che i 160 dipendenti si trovano senza lavoro. Diversi esponenti politici romani hanno chiesto già nei giorni scorsi La Regione Lazio e il presidente Zingaretti devono affrontare al più presto questa situazione.