Portare in auto la nostra collezione musicale è sempre stato un impegno, soprattutto se i supporti sui quali ascoltarla erano i CD, per i quali ci si preoccupava dei possibili danneggiamenti o furti. Con l’arrivo della cosiddetta musica liquida gran parte dei problemi si sono risolti. Un “contenitore capiente”, una autoradio in grado di leggere i files MP3 ed il gioco era fatto!

Ma l’MP3 non aveva la qualità necessaria a soddisfare le allenate orecchie dei Car Audiofili, ed allora? Ecco arrivare in auto le prime sorgenti in grado di leggere anche altri tipi di files, come ad esempio gli oramai diffusissimi Flac ed a volte gli Ape, oggi in declino.

In auto si sono visti anche i Car PC con software dedicati alla riproduzione musicale (Centrafuse, oramai scomparso dai radar ed il conosciuto e diffuso Foobar) ma il problema dei nostri amati dischi/files, col diffondersi della musica liquida di qualità, si stava spostando in un altro ambito! Di quanto spazio avevamo bisogno per portare con noi tutta la nostra musica?

Ed ecco arrivare il passaggio “epocale”, non più la musica “fisicamente” con noi ma la musica in streaming dai servizi dedicati. Negli anni c’è stato un proliferare di piattaforme per la musica on line ed oggi c’è una ampia disponibilità di scelta. Da quelle più commerciali a quelle dedicate a particolari generi musicali, per arrivare a quelle con streaming di qualità dedicate appunto agli audiofili.

Per ascoltare Deezer, Qobuz, Tidal, Prime Music o Spotify fino a ieri era necessario interfacciare il nostro telefono con l’autoradio attraverso il bluetooth o meglio, tramite Android Auto o Apple Car Play.

Poi qualcuno di Amazon ha pensato: “perché non realizzare un dispositivo in grado di veicolare in auto il grande archivio di Amazon music?”. Ed è nato Echo Auto, un prodotto intimamente legato col mondo Alexa ma in realtà di difficile utilizzo per via dell’integrazione con una rete WiFi da inserire all’interno dell’auto per far funzionare i servizi Alexa (quindi hotspot da telefonino e via dicendo). Inoltre, all’atto pratico, la qualità timbrica dell’uscita pre di Echo Auto, lascia molto a desiderare…

E’ dello scorso 13 aprile la notizia dell’arrivo di un interessante prodotto realizzato direttamente da Spotify per portare lo streaming audio di questa piattaforma nella nostra auto (fonte Tech Crunch).

Si tratta di un prodotto appositamente progettato intorno al layout della piattaforma Spotify ma completamente autonomo per quanto riguarda la connessione alla rete cellulare per effettuare lo streaming (attraverso telefono con app Spotify, abbonamento Premium e rete WiFi o cellulare attiva)

Spotify ha annunciato il 13 aprile scorso, di aver realizzato ufficialmente il prodotto in versione limitata agli Stati Uniti, del suo primo dispositivo hardware che porta il nome di Car Thing , rivolto agli abbonati Spotify Premium. Il nuovo dispositivo, che Spotify offre è attualmente fornito a titolo gratuito agli utenti Premium che per averlo dovranno pagare le sole spese di spedizione.

L’ultima versione del Car Thing (progetto in evoluzione dal 2019) ha un touchscreen per il controllo quasi totale delle funzioni, una grande manopola per la navigazione, funzioni di controllo vocale e quattro pulsanti preimpostati nella parte superiore per la musica preferita, i podcast o le playlist, una impostazione simile all’app Spotify per i dispositivi mobili.

L’azienda ha spiegato che il suo interesse per Car Thing riguarda la possibilità di soddisfare una esigenza avanzata dai clienti che desideravano un’esperienza di ascolto in auto “più fluida” e personalizzata. Sebbene come accennato sopra, molte auto oggi supportino Apple CarPlay e/o Android Auto, Spotify ha tenuto a precisare che l’età media delle auto negli Stati Uniti è in realtà di 11 anni e la vita media delle auto è di circa 18 anni. Ciò significa che ci sono ancora un gran numero di auto sulla strada che non supportano i moderni sistemi di infotainment in-car.

Car Thing è stato pensato principalmente per servire questo tipo di mercato e, probabilmente, per dare a Spotify l’opportunità di esplorare i futuri modelli di business in cui ha un rapporto più diretto con i clienti all’interno del veicolo, sebbene la società non stia parlando delle sue ambizioni a lungo termine a questa volta.

Il nuovo Car Thing si presenta come un lettore musicale portatile, leggero e sottile, che offre una combinazione di controllo vocale, manopole, pulsanti e un display touchscreen per navigare nei menu e selezionare i media che si desidera ascoltare. È possibile scegliere di configurare il dispositivo in modo che funzioni tramite Bluetooth o un cavo AUX o tramite USB, a seconda di come normalmente si collega il telefono all’autoradio per riprodurre la musica.

Car Thing può essere installato in auto facilmente grazie ai supporti forniti per il cruscotto (supporto a ventosa), per le prese d’aria e tramite clip magnetica. Insieme viene fornito un caricabatterie per auto e un cavo USB-C.

Come accennato, Car Thing sarà reso disponibile gratuitamente durante un periodo di rilascio limitato, poiché gli utenti selezionati pagheranno solo il costo della spedizione, una scelta fatta da Spotify perché Car Thing è ancora in qualche modo un prodotto sperimentale.

“Questo è il primo hardware di Spotify e ovviamente vogliamo sistemare le cose”, ha affermato Andreas Cedborg, responsabile dei prodotti hardware di Spotify.

Spotify afferma che l’attuale prezzo al dettaglio per il dispositivo è di 80 dollari. Tuttavia, non sa se o quando inizierà a vendere il dispositivo. Ma può distribuire aggiornamenti al suo software in modo che almeno il dispositivo non sarà immediatamente obsoleto, se Spotify decidesse di andare in una direzione diversa dopo la fase di sviluppo.

L’idea è a nostro avviso interessante, anche se gli utenti che già dispongono di una sorgente Android Auto od Apple car Play non sentiranno la necessità di questo prodotto. Questa mossa di Spotify si giustifica solo se l’idea è quella di raggiungere quegli utenti che in auto non dispongono di queste sorgenti, oppure se nel lungo termine, almeno per gli USA, non voglia trasferirsi sulla piattaforma SiriusXM attraverso un’esperienza in auto specializzata. Pertanto, a lungo termine, non è chiaro che abbia molto senso sviluppare una linea di prodotti Car Thing poiché le auto diventano ogni anno più intelligenti ei sistemi di infotainment diventano più standardizzati. Certo è che, se l’hardware fosse di qualità, potrebbe avere un sicuro sbocco nel mondo dell’Hi Fi Car di un certo livello.

Car Audiofili, drizzate le antenne…

 

 

 

Di Luca Tommolini

Giornalista tecnico per anni sulle principali riviste di Hi Fi ed Hi Fi Car, dal 2016 ho creato questo sito personale per parlare della tecnologia che mi piace e di qualche altro argomento...