Nethesis sarà presente alla fiera di riferimento del settore tecnologico in Spagna, per presentare le sue soluzioni e proposte di sviluppo ed annunciare ufficialmente il suo ingresso nel mercato spagnolo. Il DES (www.des-madrid.com ) in programma dal 23 al 25 maggio a Madrid – il principale evento iberico sulla Digital Transformation e Innovazione Digitale – è un appuntamento immancabile per gli operatori del settore a livello internazionale, in cui in cui gli addetti ai lavori illustrano i nuovi scenari in ambito ICT e condividono la propria visione sui principali trend.

In questa occasione Nethesis partecipa con il talk “Open innovation, what companies can learn from Open Source Communities”, all’interno di un apposito spazio in cui presenterà tutta la suite Nethesis, nell’ambito di Cybersecurity (Firewall UTM), Collaboration e Unified Communication.
Come si è arrivati, nel 2017, alla scelta di aprirsi al mercato straniero lo spiega bene Cristian Manoni, CEO di Nethesis.
“Il 2010 ci ha visti protagonisti di un passaggio fondamentale: dall’uso dell’Opensource siamo arrivati alla sua produzione con la nascita della Community Nethserver. Una novità che ci ha fatti conoscere in tutto il mondo facendoci notare quanto la qualità dei nostri prodotti fosse apprezzata ben oltre il confine nazionale”.

I numeri relativi alla Community (ossia alla versione gratuita dei prodotti Nethesis) parlano di un successo che merita di essere esportato: 1800 membri attivi (100 nuovi ogni mese), 2700 post al mese , 450 utenti loggati ogni mese. 120.000 pagine viste al mese, più di 150 utenti attivi al mese, 100 mila download da 150 Paesi. E’ a questo punto che l’azienda italiana ha deciso di entrare sul mercato spagnolo.
“La Community – dichiara Manoni- si è imposta fin da subito come un canale marketing importante, tanto da meritare di essere sfruttato con un affiancamento commerciale strutturato”. Sono tanti i motivi che spingono a scommettere sul mercato spagnolo: pressione fiscale moderata, presenza di incentivi per le imprese in particolare per l’innovazione tecnologica ed il lavoro giovanile.

Stando ai dati diffusi da InfoMercatiEsteri (sito della Farnesina) “dopo un anno di forte crescita (più 3,2% del PIL nel 2015 rispetto al 2014), l’economia spagnola continua a registrare dati positivi. La Spagna, infatti, si presenta come uno dei mercati europei più attraenti, con 46 milioni di potenziali consumatori ed un apporto supplementare di 60 milioni di turisti che visitano il paese ogni anno. Le comunicazioni sono favorite da Infrastrutture ultramoderne”.
“Quello della Spagna – aggiunge Manoni- è un mercato frizzante, un Paese con un ottimo trend di crescita. Le analisi dei dati della Community ci hanno confermato una forte propensione alle nostre tecnologie e alla filosofia Opensource. Altro aspetto importante è la vicinanza sia geografica che culturale. Essendo il primo Paese da cui partire nel replicare il modello di canale già sviluppato in Italia, abbiamo preferito non discostarci troppo dal mondo che già conosciamo bene”.

Italia e Spagna, per prossimità geografica, culturale, linguistica e di orientamento dei consumi intrattengono da sempre relazioni economico-commerciali di rilievo. In base ai dati ISTAT, l’interscambio totale nel 2015 ha superato i 38 miliardi di euro, con un aumento dell’8,4% rispetto al 2014; nello stesso anno la Spagna si è posizionata al 5º posto sia come mercato di sbocco delle esportazioni italiane, che come mercato di provenienza delle nostre importazioni.

Il DES è soltanto la prima di una serie di iniziative promozionali in terra spagnola. Le attività proseguiranno a giugno con il Roadshow Share2Grow che farà tappa nelle città di Madrid e Barcellona. Il lavoro andrà avanti in loco con la presenza sul territorio di Alejandro Moreno, il giovane professionista spagnolo con cui Nethesis ha deciso di intraprendere questo cammino.
L’obiettivo è ambizioso: portare in 4 anni il fatturato estero di Nethesis al 40%.

La nuova avventura imprenditoriale europea inizia con la Spagna, ma già per il 2018 l’azienda annuncia ulteriori investimenti in altri due Paesi europei. Il modello, come conferma Manoni, sarà sempre lo stesso: “Partiamo con giovani brillanti e vogliosi di fare reclutati dalla Community o da progetti come Erasmus Imprenditori. La prospettiva è quella di aprire insieme una filiale Nethesis nel Paese straniero individuato”.