Alfa Castaldi, Marina à la Klimt, Fine Art Giclèe print su carta Museum Silver Rag Baryta, cm 70 x 100, ed. 1/12. Courtesy l’Archivio Alfa Castaldi e Glenda Cinquegrana Art Consulting

La Glenda Cinquegrana Art Consulting annuncia che parteciperà alla MIA Photo Fair 2018, la fiera internazionale dedicata alla fotografia e all’immagine in movimento, che si terrà negli spazi di The Mall Porta Nuova a Milano dall’8 al 12 marzo 2018.

Il progetto espositivo che presentano a MIA Photo Fair si intitola Corps à corps, ed è dedicato all’argomento corpo, in una selezione ragionata di lavori fotografici di quattro artisti: Alfa Castaldi, Roger Corona, Silvia Gaffurini, Luca Izzo. Gli scatti del maestro Alfa Castaldi fra moda e liberissima interpretazione del nudo, le immagini di Roger Corona fra sintesi di forma e perfezione, le installazioni fotografiche della Gaffurini, in cui la moda come codice di rappresentazione del femminile è messa in questione, le immagini del corpo ridotto ad oggetto metafisico di Luca Izzo, compongono un punto di vista sul tema, in cui attualità e storia della fotografia si confrontano liberamente in un corpo a corpo di parallelismi e rimandi.

Alfa Castaldi fa parte di una generazione di artisti storici che trovarono il loro centro della loro orbita intellettuale nel Bar Giamaica di Milano, fra i quali trovano posto Ugo Mulas, Mario Dondero e Carlo Bavagnoli, oltre ai pittori Lucio Fontana, Piero Manzoni, che hanno rinnovato radicalmente la cultura italiana negli anni Sessanta. Appassionato d’arte – fu allievo di Roberto Longhi – Alfa Castaldi scopre in un secondo momento la fotografia per non abbandonarla più. Prima dedito ai reportage, si avvicina alla moda grazie alla moglie Anna Piaggi, giornalista di razza: in questa fotografia travasa la sua volontà di ricerca, lavorando in modo innovativo e sperimentale per i migliori stilisti del nascente prêt-à-porter italiano – da Ken Scott a Walter Albini, da Krizia ad Armani, Biagiotti – e le riviste di punta come Vogue e l’Uomo Vogue. Presentato in fiera come maestro italiano da riscoprire, di lui esponiamo alcune modern print, realizzati in collaborazione con l’archivio Alfa Castaldi.

Luca Izzo (2013) – Desformes #02 – Stampa digitale su Hahnemühle glossy Fine art Baryta Paper Cm 29 x 29 – Ed. 1/10

Il secondo artista è Roger Corona, fotografo della bellezza di lungo corso, reso celebre dalla sua ricerca fotografica sul tema del nudo. La critica d’arte Giuliana Scimé, scrive, a proposito della ricerca di Corona: “Il corpo umano è la summa della forma, cioè ogni e qualsiasi forma riconducibile a un pattern geometrico è racchiusa nel corpo”. Fiorentino di formazione, Corona vede nella geometria una forma di perfezione di carattere umanistico e nella scultura una fonte di ispirazione inesauribile, che fotograficamente si incarna in una luce spesso utilizzata come materiale plastico. In un’idea di estetica che si unisce felicemente ad un’ideale di purezza, l’artista svolge una ricerca in cui l’essenzialità produce immagini di forte potere seduttivo, emotivo e immaginativo.

E’ una poetica critica nei confronti della moda quella di Silvia Gaffurini, che si ritrova in modo ambivalente sia negli scatti della serie Plastic Bag che nella serie Fleurs de… L’artista bresciana mette in atto un complesso processo fotografico in cui un ruolo primario ricopre l’autoscatto, cui segue un processo fotografico o un lavoro manuale ad embossing sull’immagine. In una ricerca il cui tema base è lo scollamento fra la dimensioni ideale e reale, la Gaffurini gioca anche con destrezza con la tridimensionalità dell’oggetto fotografia, che essa costruisce con materiali di volta in volta diversi. In Plastic Bag, che abbiamo scelto per MIA Photo Fair 2018, il corpo dell’artista ricoperto dal suo vestito è prigioniero di una dimensione ready-to-wear che li vuole entrambi sullo scaffale dei nostri bisogni di consumo.

Di Luca Izzo, recentemente insignito dell’PX3, Prix della Photographie di Parigi nella categoria Best New Talent del 2017, presentiamo il lavoro Desformes, che è stato la ragione di quel premio. Il corpo nelle immagini di Izzo si contorce e si deforma, come se cercasse un baricentro e un ruolo nel mondo, sempre messo in discussione. L’autore ricrea una dimensione metafisica che, fatta di simboli e figure geometriche collocate sullo spazio di vuoto siderale, appaiono sempre in bilico fra astrazione intellettuale e concretezza. In una visione in cui il corpo totemico incarna un culto contemporaneo, lo scopo della sua ricerca è far sussurrare a quel corpo in immagini di fascino potente e oscuro un enigma che sta allo spettatore decifrare.

Per maggiori informazioni: 02 84106766 o alle-mail: info@glendacinquegrana.com.