Tecnologia diesel innovativa: emissioni NOx mai così basse 
Bosch ha conseguito un importante traguardo nella tecnologia diesel: i tecnici Bosch sono riusciti ad abbassare le emissioni NOx fino a un decimo del limite previsto dalla legge. I veicoli utilizzati nei test e dotati dotati di nuove soluzioni tecnologiche emettono già oggi appena 13 milligrammi di NOx per chilometro, una cifra molto inferiore ai 120 milligrammi che saranno consentiti dopo il 2020. Grazie alla perfetta armonizzazione di queste innovazioni l’impatto sulla qualità dell’aria dei motori a gasolio è ancora più contenuta. “C’è un futuro per il diesel. Resterà parte integrante delle soluzioni per la mobilità di domani “ ha affermato il CEO di Bosch.

Ecosistemi cross-domain: elemento cardine dell’IoT 
Nessun’altra azienda offre tante soluzioni connesse quanto Bosch, in ambiti che vanno dalla smart mobility, all’Industry 4.0, dalla smart-city, alla casa intelligente. A oggi, Bosch ha implementato 170 progetti IoT in-house, incentrati principalmente su sfide cruciali quali la crescita della popolazione, l’urbanizzazione e il cambiamento climatico. Nel 2017, l’azienda ha venduto ben 38 milioni di prodotti connessi, un dato che supera del 40 percento quello del 2016. Bosch impiega oggi oltre 25.000 ingegneri informatici, di cui non meno di 4.000 dedicati allo sviluppo di soluzioni per l’Internet of Things (IoT). Per l’azienda, è infatti la digitalizzazione di interi ecosistemi a offrire le prospettive future più promettenti. Home Connect, il principale ecosistema IoT per gli elettrodomestici, è già stato adottato da 28 partner industriali. L’app Home Connect può essere impiegata per gestire tutti gli elettrodomestici presenti in casa.
Bosch ha identificato un significativo potenziale negli ecosistemi cross-domain fra più settori, per esempio, “Logistics 4.0”. Tali ecosistemi fondono assieme soluzioni per processi di produzione, servizi di costruzione, sicurezza e mobilità, tutte aree nelle quali Bosch svolge un ruolo attivo. Come ha sottolineato Volkmar Denner, “Gli ecosistemi cross-domain rappresentano l’ambito IoT più avanzato in assoluto. Nessun’altra azienda è più qualificata di Bosch quando si tratta di realizzarli. Il vantaggio competitivo offerto dalla nostra capacità di diversificazione non è mai stato più significativo”.

Elettromobilità: Bosch punta alla leadership di mercato 
Bosch si sta prodigando per realizzare un salto di qualità nel campo dell’elettromobilità. Nel 2017, l’azienda si è aggiudicata 20 contratti per la produzione di sistemi di propulsione elettrica, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. L’azienda prevede che il mercato di massa dei veicoli elettrici si affermerà rapidamente a partire dal 2020 e non vuole mancare all’appuntamento, riservandosi un ruolo di primo piano. Bosch sta già operando in questo senso e ha avviato una collaborazione con la startup statunitense Nikola Motor Company e con l’azienda cinese Weichai Power, il principale produttore mondiale di motori per veicoli commerciali. Oltre alla sua attività nel campo dei componenti, Bosch vede anche un futuro promettente nei servizi basati sul Web, per esempio system!e, recentemente lanciato sul mercato, il cui obiettivo è rendere più pratica la guida di veicoli a propulsione elettrica.

Guida autonoma: dalla vendita di componenti alle soluzioni di sistema 
Bosch sta compiendo importanti progressi nella guida autonoma. Già a partire dal 2019, l’azienda prevede di raggiungere un fatturato di due miliardi di euro grazie alla vendita di sistemi di assistenza alla guida. Bosch sta crescendo più rapidamente del mercato, per il quale nell’anno in corso è previsto un incremento del 20 percento. Secondo le stime, le sole vendite di sensori radar e video di Bosch aumenteranno del 40 percento. “Più automazione implica maggiore complessità tecnica. In futuro, i nostri clienti avranno necessità di soluzioni all-in-one, non solo di singoli componenti. Si tratta di un altro ambito in cui la nostra competenza nei sistemi rappresenta un punto di forza” ha sottolineato Denner. Ben 4.000 ingegneri stanno sviluppando per Bosch soluzioni di guida autonoma, 1.000 in più rispetto all’anno scorso.

Guida connessa: Bosch entra nel business del ride sharing 
La mobilità connessa è un altro settore nel quale Bosch prevede di generare un importante giro d’affari. Secondo le stime, il valore di questo mercato globale toccherà i 140 miliardi di euro entro il 2022, mentre entro il 2025, sulle strade di tutto il mondo circoleranno oltre 450 milioni di veicoli connessi. Bosch è ulteriormente entrata nel business della sharing mobility attraverso l’acquisizione della start-up statunitense Splitting Fares (SPLT): ha riunito assieme SPLT e più di 20 altri fornitori di servizi mobili nella sua nuova divisione Connected Mobility Solutions. Tra queste vi è COUP il servizio di e-scooter sharing, che presto arriverà sulle strade di Madrid, in Spagna.


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Di Luca Tommolini

Giornalista tecnico per anni sulle principali riviste di Hi Fi ed Hi Fi Car, dal 2016 ho creato questo sito personale per parlare della tecnologia che mi piace e di qualche altro argomento...