L’azienda che da più parti viene considerata come la “Apple cinese” si affaccia con un proprio punto vendita fisico nel vecchio continente.

Ai primi di ottobre Xiaomi è sbarcata in Grecia, aprendo il suo primo Mi store europeo ad Atene in collaborazione con il proprio distributore locale. E’ di queste ore la notizia che Xiaomi ha intenzione di aprire un secondo store a Madrid, appena preceduta dal lancio dell’App Mi Home, quella dedicata agli oggetti intelligenti e agli accessori.

Queste due mosse sono il concreto segnale dell’arrivo dell’aggressivo marchio cinese anche in Europa e con lui l’affacciarsi nel vecchio continente di un modello diretto di distribuzione focalizzato su negozi fisici, sulla flasariga di quelli Apple.

Di certo il passo più importante per il marchio sarà anche garantire una adeguata assistenza ai prodotti. Difatti chi oggi acquista un prodotto Xiaomi, essendo costretto a farlo attraverso i vari negozi on line, prevalentemente cinesi, per potersi garantire un prezzo più basso rispetto al venditore nazionale, dovrà accontentarsi di una garanzia limitata a 12 mesi e soprattutto, per farla valere dovrà confrontarsi coi problemi di spedizione del prodotto al paese di orgine.

Discorso ben diverso se si acquista sul sito del rivenditore italiano del marchio Xiaomi, che offre garanzia 24 mesi con costi di reso e spedizione a carico dell’azienda. Purtroppo anche in caso di acquisto in Italia i tempi di reso del prodotto riparato o sostituito possono raggiungere i 60 giorni.