Ovvero, come far suonare bene un abitacolo che non vuol saperne di “piegarsi” alle necessità di un audiofilo ed alle “fisse” di un installatore con molte idee strane per la testa!

di Luca Tommolini

L’occasione di tornare a parlare di impianti Hi Fi Car me l’ha data un installatore che conosco da tanto tempo ma di cui ho scoperto caratteristiche di caparbietà e sana pazzia solo da alcuni anni.

Svelo subito il nome di Settimio Proietti e del suo socio Roberto Fiorentini che insieme sono i titolari del centro installazione Centro Servizi Auto di Colonna (Roma).

Di CSA ho scoperto una interessante installazione in occasione del My Special Car Show del 2008, si trattava di una bellissima Chevrolet Corvette dove oltre all’interessante ed intelligente impianto ed alla auto stessa, mi colpì lo studio meticoloso fatto dall’installatore per distribuire al meglio i pesi del’impianto al fine di non degradare l’assetto dell’auto!

Persa l’occasione di presentare quella installazione sulle pagine di ACS, sono stato invitato da Settimio ad ascoltare una sua recente installazione realizzata su una piccola e simpatica SUV giapponese e da lui definita “minimalista audiophile”!

Si tratta della Dahiatsu Terios che vi presentiamo questo mese e che dal mio punto di vista è una realizzazione semplice e ben suonante che sfrutta tante intelligenti soluzioni, necessarie a risolvere diversi problemi di “ospitalità” fatti registrare dall’abitacolo di questa auto.

Per inserire la sorgente JVC KW-NX7000 nel cruscotto della Terios è stato necessario ricostruire in vetroresina tutta la zona superiore del frontale. Difatti la radio di serie non è una vera doppio DIN, pur se le dimensioni lo lascerebbero pensare!

Preparazione della realizzazione

Per descrivere l’impianto partiamo dal presupposto con cui è nato. Il proprietario dell’auto disponeva di parte dei prodotti da installare, che nella sua precedente auto, realizzata diversi anni addietro da un altro installatore, gli dava non poche soddisfazioni. E qui ecco subito il primo problema, ovvero realizzare un sistema in grado di “suonare” come se non meglio del precedente, dovendo lavorare senza alcun riferimento in quanto l’installatore non ha mai ascoltato il vecchio sistema!

Il potenziometro del volume è stato spostato sul tunnel centrale dell’auto grazie ad un certosino lavoro di ricostruzione delle plastiche della Terios. Tutti i cavi impiegati sono in argento, inguainati direttamente dall’installatore. Il potenziometro è quello originario del preampli Celestra.

L’impianto, inoltre, doveva essere realizzato senza privare l’auto degli spazi vitali necessari al proprietario, ovvero bagagliaio libero, utilizzo delle predisposizioni ove possibile e posizionamento della sorgente negli spazi previsti dal costruttore.

Era necessario quindi risolvere in un solo colpo diversi problemi, considerando peraltro il fatto che, essendo la Terios una versione alimentata dal GPL, aveva già gran parte del bagagliaio occupata dalla bombola del gas.

Consideriamo poi che la Terios pur col suo abitacolo “quadrotto”, non ha molti spazi disponibili all’interno, se non quelli standard come il cassetto portaoggetti e le tasche laterali sugli sportelli, trovare spazio per le elettroniche e per il sub era la sfida principale.

L’impianto

La sorgente scelta dal proprietario, una JVC doppio DIN KW-NX7000 è il centro di gestione del sistema. Per installare questa sorgente è stato necessario ricostruire in parte la zona superiore del cruscotto. Difatti l’autoradio di serie è un modello che non rispetta le dimensioni standard di una doppio DIN ed una volta rimossa, asporta anche parte della griglia frontale lasciando a nudo due bande laterali che non sono proprio belle a vedersi. Inoltre la JVC, essendo uno dei pochi modelli dotati di frontalino asportabile, deve essere montata in modo da consentire all’utilizzatore di afferrare il frontalino una volta sganciato.

L’installatore ha quindi scelto di ricostruire con vetroresina tutta la zona superiore del cruscotto. Il lavoro è talmente perfetto che è impossibile distinguerlo dall’originale se non si conosce l’auto.

Spero che le foto prese da me ed in parte dall’installatore nelle fasi della realizzazione possano rendere bene l’idea dell’intervento effettuato.

Vista parziale del cablaggio di alimentazione

Per le amplificazioni l’installatore ha dovuto destreggiarsi nell’ottimizzazione di uno storico ma ancora valido Harman Kardon CA260 con il quale, pur sacrificandolo, si è deciso di pilotare il subwoofer a doppia bobina JL Audio. Per il sistema anteriore, dopo aver ascoltato diverse elettroniche, sembra che il proprietario dell’auto sia stato folgorato dalle prestazioni di due interessanti quanto sconosciuti amplificatori Flying Mole.

Ad onor del vero non si è parlato molto di queste amplificazioni ed anche io, pur conoscendole, ho potuto ascoltarle per la prima volta nella Terios di CSA. I Flying Mole (foche volanti!) sono degli amplificatori monofonici in classe D, capaci di erogare 160W su carichi di 4 Ohm. Indicatissimi per carichi non troppo difficili, riescono ad offrire spunti dinamici davvero impressionanti, senza perdere dettaglio anche con contenuti musicali molto “vivaci”.

Agli amplificatori Flying Mole (due in quanto monofonici) è stato associato un pregiato sistema due vie con filtro passivo realizzato dallo stesso installatore. Woofer e tweeter già in possesso del proprietario dell’auto si fregiano del marchio Focal, ed in particolare si tratta del midwoofer 6W2 e del conosciuto tweeter TBe, entrambi della serie Utopia.

Il woofer, con opportune modifiche alla sede originaria è stato collocato praticamente nella predisposizione. Davanti al trasduttore è stata rimossa la flangia in plastica prevista dal costruttore dell’auto e l’installatore ha realizzato una elegante tasca in resina con griglia di protezione metallica. Data la dimensione dello sportello è stato fatto un grande lavoro di insonorizzazione delle pareti ed anche un certosino lavoro di protezione dall’umidità che aveva già determinato la rottura dell’altoparlante originario del sistema fornito di serie sulla Terios.

Per i tweeter è stata studiata una collocazione che potesse amplificare gli effetti dell’ottima dispersione polare fatta registrare alle misure dal particolare trasduttore Focal (la prova del sistema Utopia è stata pubblicata su ACS n.142). Sono stati quindi collocati sul cruscotto, inseriti in una struttura realizzata ad hoc dall’installatore, capace di permetterne un valido orientamento prima di fissarla stabilmente alla struttura dell’auto.

Il preampli/crossover Celestra è stato privato del controllo di volume e collocato sotto al sedile nella stessa base che supporta i due amplificatori Flying Mole visibili sullo sfondo. Il foro lasciato libero dalla manopola di volume è stato protetto con una lastrina in plexiglass. I cavi “sparpagliati” visibili a fianco sono quelli predisposti per il Car PC in arrivo.

Il pezzo forte dell’impianto, insieme ai trasduttori Focal ed agli amplificatori Flying Mole è sicuramente l’outsider dei preamplificatori/crossover. Ovvero il musicalissimo Celestra VApx, elettronica realizzata quasi totalmente a mano in grado di riequilibrare alcune incongruenze del sistema fatte registrare al termine della prima release dell’installazione.

Il preamplificatore Celestra è stato difatti impiegato per filtrare il segnale del sub da inviare all’Harman Kardon CA260 ed anche per regolare il volume del sistema bypassando quello della sorgente. La presenza di un ingresso ausiliario permetterà la futura implementazione di un sistema Car PC aggiuntivo ancora in fase di preparazione quando abbiamo ascoltato e fotografato l’impianto.

La particolarità dell’installazione del Celestra in questa auto consiste nel fatto che non potendo collocare il preamplificatore in una posizione comoda per l’utilizzo ergonomico per mancanza di spazi, l’installatore non ha esitato a “smembrarlo”, spostando il potenziometro del volume in una posizione assai più comoda. Questo viene ora a trovarsi sotto alla leva del freno a mano, comodamente comandabile sia dal guidatore che dal passeggero.

Praticamente costruito sul supporto in ABS che riveste e nasconde alla vista la bombola del GPL. Sto parlando del subwoofer realizzato dall’installatore per contenere al massimo l’ingombro nel bagagliaio. Incredibile la velocità e la capacità di scendere in basso di questo sub se rapportata al tipo di struttura realizzata.

Al proposito bisogna dire che l’installatore non si è limitato a spostare il potenziometro ma ha anche realizzato un certosino lavoro di cablaggio utilizzando pregiatissimi cavi in argento del costruttore Thender.

Un ultimo accenno lo merita il subwoofer che ha fatto tribolare non poco l’installatore. Il proprietario dell’auto ha vietato categoricamente che il sub potesse occupare ulteriore spazio nel bagagliaio! Come fare quindi per inserire il sub in auto? La soluzione è stata offerta dalla struttura in ABS posta a copertura della bombola del GPL. Sopra di essa il costruttore dell’auto ha realizzato una sorta di mensola (come fosse uno svuota tasche!) praticamente inutile! Seguendo le forme della struttura originale l’installatore ha quindi realizzato un box di circa 20 litri in grado di riprendere le forme originarie integrandole ed ampliandole per poter contenere il trasduttore a doppia bobina JL Audio 8W3v2-D4 da 20 cm di diametro.

La realizzazione del vano per accogliere il midwoofer Focal ha richiesto un certosino lavoro di adattamento ed insonorizzazione. Difatti il grande sportello della vettura giapponese è praticamente spoglio di ogni rivestimento. Un attento lavoro di coibentazione è stato fatto anche per salvaguardare l’integrità del trasduttore dall’ingresso dell’acqua.

Il risultato, di tutto rispetto, è un box di piccole dimensioni, perfettamente ottimizzato e facilmente asportabile in caso di necessità.

A proposito, prima di passare all’ascolto dell’auto vi devo dire dove sono stati inseriti gli amplificatori. Ebbene non si è dovuti andare troppo lontano! L’HK CA260 è finito sotto il sedile del guidatore mentre i Flying Mole ed il pre Celestra sono finiti sotto quello del passeggero anteriore. Era così semplice!

Per la corretta collocazione del particolare tweeter Focal TBe è stato studiato questo “strano” supporto. Lo scopo di questa scelta è dettato dalla volontà di mantenere integra la struttura dell’auto. Difatti il tweeter è facilmente asportabile rimovendo il fermo che lo tiene in posizione.
Per la corretta collocazione del particolare tweeter Focal TBe è stato studiato questo “strano” supporto. Lo scopo di questa scelta è dettato dalla volontà di mantenere integra la struttura dell’auto. Difatti il tweeter è facilmente asportabile rimovendo il fermo che lo tiene in posizione.

L’ascolto

L’ascolto non poteva che confermare l’indirizzo audiophile dell’impianto. Un sistema volutamente ottimizzato per l’ascolto di musica jazz ma in grado di offrire eccellenti risultati con tutti i generi musicali.

Una timbrica equilibrata, un basso molto veloce e secco, senza fastidiose code. Una gamma medioalta dettagliatissima. Queste in sintesi le doti di questo sistema che a detta dello stesso installatore va ulteriormente affinato.

A mio giudizio possedere un sistema che suona come questo è già un eccellente risultato. Chiaramente tutto è perfettibile ma in presenza di una scena alta, ben distribuita orizzontalmente e bella profonda, associata ad un timbro della voce molto dettagliato ed alla capacità di riprodurre senza sbavature anche i pieni orchestrali, sfido chiunque a cercare di migliorare queste qualità. Certo, magari bi-amplificando il sistema a due vie sarebbe più facile livellare alcuni squilibri in gamma alta (il Focal TBe a volte è un poco squillante!) e magari si riuscirebbe a “cucire” meglio l’incrocio tra midwoofer e tweeter. Magari questo passo avanti lo scopriremo fatto quando l’impianto sarà finalmente dotato di Car PC? Magari alla prossima puntata vi dico come si è evoluto!

SCHEDA DELL’IMPIANTO

SintoDVD: JVC KW-NX7000

Filtri Crossover: autocostruiti

Preamplificatore: Celestra VApx

Tweeter sistema anteriore: Focal Utopia TBe

Midwoofer sistema anteriore: Focal Utopia 6W2

Subwoofer doppia bobina: JL Audio 8W3v2-D4

Amplificatore: Harman Kardon CA260

Amplificatore: Flying Mole D160 x 2

Cablaggio: Thender + autocostruito

Batteria: Deka Intimidator AGP

Per informazioni:

Settimio Proietti – Roberto Fiorentini

Centro Servizi Auto

Via Frascati, 13/b – Colonna (Roma)

Tel. e Fax.: 06.9439272

Email: settimio.proietti@virgilio.it

Sito internet: www.centroserviziautocolonna.it

Di Luca Tommolini

Giornalista tecnico per anni sulle principali riviste di Hi Fi ed Hi Fi Car, dal 2016 ho creato questo sito personale per parlare della tecnologia che mi piace e di qualche altro argomento...