Dopo il flash mob del 21 giugno in piazza Duomo a Milano, in seguito alle campagne #senzamusica e #iolavoroconlamusica e a un primo tavolo di confronto con una delegazione di artisti, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, si è tenuta venerdì scorso una riunione tecnica con gli artisti Manuel Agnelli e Diodato e i delegati del coordinamento La Musica Che Gira, Fondazione Centro Studi Doc e KeepOn Live (Associazione di categoria Live Club e Festival) aderenti al Forum Arte e Spettacolo per un confronto sugli strumenti atti a garantire sostegno al settore musicale.

Nel corso dell’incontro – che ha visto la  partecipazione del Segretario Generale del MiBACT, Salvatore Nastasi, del capo di Gabinetto, Lorenzo Casini e del Direttore Generale per lo Spettacolo dal Vivo, Onofrio Cutaia – sono state presentate le proposte per garantire ed estendere le tutele sociali, supportare le attività imprenditoriali della musica dal vivo e stimolare una riforma organica del settore.

Il MiBACT ha ribadito l’impegno a risolvere la situazione dei lavoratori intermittenti dello spettacolo ancora senza tutele già nel corso dell’esame parlamentare del decreto Rilancio e a rafforzare le misure di ristoro per il settore con provvedimenti dedicati da presentare in tempi brevi che includano anche i soggetti che promuovono la musica dal vivo, i live club e i festival, realtà che stanno conoscendo tempi più lunghi per la ripresa, anche a causa delle misure cautelative ancora in essere.

Una volta superata la fase emergenziale, il MiBACT si è impegnato a  proseguire il dialogo allargandolo alle altre realtà del settore per mettere in campo misure di riforma strutturale, con una forte attenzione al lavoro, alle forme contrattuali e alle tutele sociali. Per queste finalità è stata accolta la proposta della delegazione ricevuta ieri 26 giugno e il Mibact indirà dopo l’estate gli Stati Generali della Musica.

Nel dettaglio gli argomenti esposti dalla delegazione al primo tavolo tecnico con  il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo sono stati: la necessità di un definitiva e reale mappatura dell’intero settore, il ritardo nel saldo delle indennità stabilite per gli intermittenti, il prolungamento dell’indennità fino alla piena ripresa delle attività, l’adeguamento del sistema Naspi al momento emergenziale, la revisione dei criteri di accesso all’indennità di malattia, il riconoscimento giuridico dei live club, la creazione di codici Ateco specifici per il settore, la creazione di un nuovo bando extra-fus specifico per i club, i festival, le imprese profit e no profit della musica, la defiscalizzazione del lavoro e la sospensione di imposte dirette e indirette per facilitare i processi di ripartenza, la detrazione fiscale sugli acquisti di prodotti e consumi culturali della musica, dell’ArtBonus sul modello cinema e del Tax Credit per le imprese.

Di Luca Tommolini

Giornalista tecnico per anni sulle principali riviste di Hi Fi ed Hi Fi Car, dal 2016 ho creato questo sito personale per parlare della tecnologia che mi piace e di qualche altro argomento...