La produzione di serie della nuova Mazda CX-60, il SUV crossover plug-in hybrid della Casa giapponese, ha avuto ufficialmente inizio ed è stata celebrata da Mazda Motor Corporation presso lo stabilimento n. 2 di Hofu, nella prefettura di Yamaguchi, lo scorso 18 aprile.

Alla cerimonia di inizio hanno partecipato il Representative Director, Presidente e CEO di Mazda, Akira Marumoto e il Presidente del Comitato Esecutivo del Sindacato dei Lavoratori Mazda, Satoru Harada, insieme ai dipendenti dello stabilimento di Hofu, ai fornitori locali e ai funzionari della prefettura di Yamaguchi.

La nuova ammiraglia Mazda, il modello più importante introdotto da oltre un decennio, rappresenta tutto ciò che l’Azienda ha incorporato nel suo DNA negli ultimi 100 anni, dall’eccezionale design esterno e interno alla più raffinata maestria artigianale giapponese, le più recenti innovazioni in fatto di tecnologie incentrate sull’uomo e powertrain di prima classe.

La nuova Mazda CX-60 PHEV introduce la prima tecnologia ibrida plug-in del Marchio nel mercato europeo dei SUV. Il suo powertrain combina un motore Skyactiv-G 2.5 a benzina a iniezione diretta a quattro cilindri con un grande motore elettrico da 129 kW/175 CV, un nuovo cambio automatico a otto rapporti e una batteria ad alta capacità da 355 V e 17,8 kWh.

La combinazione di motore termico e motore elettrico fornisce una potenza totale di sistema di 327 CV/241 kW e un’abbondante coppia di 500 Nm e ne fa l’autovettura da strada più potente che Mazda abbia mai prodotto. Allo stesso tempo la nuova Mazda PHEV mostra eccezionali credenziali ambientali. Il consumo di carburante combinato WLTP è di soli 1,5 l/100 km e le emissioni di CO2 combinate WLTP sono di soli 33 g/km.

Alla fine dello scorso anno la linea di produzione H2 presso lo stabilimento Mazda di Hofu in Giappone è stata aggiornata per produrre diversi modelli di veicoli in modo ancora più flessibile, veloce ed economico. Ciò è stato reso possibile da un sistema di produzione avanzato in cui le vetture vengono spostate su piattaforme a pallet che scorrono su carrelli a livello del suolo anziché su nastri trasportatori. Queste piattaforme possono essere organizzate in modo più flessibile rispetto a un sistema fisso: se la domanda aumenta, la capacità di produzione può essere facilmente ampliata aggiungendo più sezioni alla linea di produzione. Inoltre, il sistema a carrello consente agli operatori di muoversi liberamente attorno alle piattaforme ed eseguire qualsiasi attività che sia necessaria per la vettura che hanno di fronte.

Inoltre, sono state apportate ottimizzazioni per tempi di produzione più brevi e minori costi di investimento nel sistema di saldatura del corpo. Grazie alle innovazioni nel reparto di carrozzeria e di assemblaggio dei veicoli, rispetto ai sistemi convenzionali lo stesso processo può essere ora gestito in circa un quinto del tempo e al 10% del costo di investimento.

La produzione in serie della CX-60 destinata al mercato europeo è iniziata il 15 marzo e la nave che trasporta il primo carico di CX-60 dovrebbe partire per l’Europa dal porto di Nakanoseki il 26 aprile.

Di Luca Tommolini

Giornalista tecnico per anni sulle principali riviste di Hi Fi ed Hi Fi Car, dal 2016 ho creato questo sito personale per parlare della tecnologia che mi piace e di qualche altro argomento...