Aumentano gli espositori e le sale dell’hotel Sheraton Golf 2 di Roma diventano insufficienti, questa la ragione per il passaggio alla doppia location che però ha comportato un disagio per i visitatori, costretti a spostarsi, purtroppo sotto la pioggia, da una sede all’altra. Due spazi adattissimi alla mostra ma seppure raggiungibili a piedi, per via del cattivo tempo che ha imperversato su Roma nei due giorni di fiera, sono diventati logisticamente “scomodi”!
Detto questo non si può che parlare positivamente di questo evento che diventa ogni anno più completo e ricco di contenuti. Certo non è una manifetszione paragonabile alle vere mostre di Hi Fi che si svolgono in Europa ed anche solo al ricordo del vecchio, glorioso Top Audio ma comunque questo tipo di “galà” permette di toccare con mano una piccola porzione dei prodotti regolarmente distribuiti nel nostro paese.
Il mio giro, insieme all’inseparabile amico Roberto Pallocchia, si è svolto nella giornata di domenica 18 marzo e devo dire che pur come al solito, critico nei confronti della qualità degli impianti ascoltati, questa volta ci sono stati almeno due “passaggi” che mi sono piaciuti molto.
Il primo nella saletta Linn approntata dallo specialista romano Key Systems che ha offerto a tutti i visitatori due appuntamenti per scoprire le caratteristiche dell’iconico giradischi Linn LP12 e carpirne le modalità di taratura ed aggiornamento grazie ad uno spazio di approfondimento curato dai titolari del centro.
Il secondo passaggio è stato presso la sala curata dal negozio romano Hi Fi D’Agostini, dove, grazie alla disponibilità di Fabrizio Iachini dello staff del distributore padovano Hi Fight ho potuto ascoltare, in un interessante confronto, due dei prodotti più ricercati del momento, ovvero i diffusori KEF LS50 versione attiva ed i nuovissimi Dynaudio Focus 20 XD, anch’essi attivi.
Nel complesso le altre sale della mostra non hanno brillato, come al solito, per la qualità di quanto ascoltabile ma in generale ho notato un netto miglioramento dell’impostazione generale, fatta eccezione per alcune sale approntate da Lyrics Audio, dove l’incrocio “eccessivo” di prodotti, mal selezionati (nell’accoppiamento!), ha portato a risultati poco appaganti (mi riferisco in particolare alla sala più grande delle cinque approntate dal negozio romano).